Il vuoto del lockdown come spazio e opportunità
In questo 𝗺𝗼𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 in cui siamo stati costretti a fermarci, tutto quello che prima era riempito dagli impegni potrebbe ora sembrarci 𝘃𝘂𝗼𝘁𝗼
Il 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼 apparentemente fermo e lo 𝘀𝗽𝗮𝘇𝗶𝗼 ristretto ci spingono ad entrare in contatto con noi stessi, con le parti fragili e con le emozioni difficili
𝗣𝗼𝘀𝘀𝗶𝗮𝗺𝗼 𝘀𝗲𝗻𝘁𝗶𝗿𝗰𝗶 𝘀𝗽𝗮𝗲𝘀𝗮𝘁𝗶, 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗼𝗯𝗶𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶 𝗲 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗶𝗻𝗼 𝘃𝘂𝗼𝘁𝗶
Ma nascosto dietro il limite di questo momento, c'è anche un' opportunità:
✋ Quella di sfruttare questo tempo per placare l'affanno, 𝗿𝗶𝗰𝗲𝗻𝘁𝗿𝗮𝗿𝗰𝗶, ascoltare le emozioni, restare in silenzio
Possiamo restare in ascolto delle nostre emozioni e, senza cercare a tutti i costi di mandarle via, accettarle per quello che sono. Può essere utile mettere per iscritto le proprie sensazioni o i propri pensieri e osservare quello che affolla la nostra testa.
Se ne abbiamo voglia possiamo dedicarci ad attività pratiche che rilassano e placano la mente, come lo yoga o il giardinaggio (se non si ha il giardino anche le piantine del balcone vanno benone) oppure contattare uno psicologo che, in un contesto professionale di supporto, possa guidarci nell'ascolto delle nostre emozioni anche con strumenti pratici: tecniche mindfulness di respirazione, tecniche di rilassamento, tecniche espressive o immaginative.
🤝 Quella di restituire valore agli abbracci, al contatto, alle uscite con gli amici, agli impegni di lavoro
Forse mai come adesso abbiamo l'opportunità di sentire quanto siamo fortunati ad avere il privilegio di lavorare e quanto il nostro impiego renda un servizio importante alla comunità.
Forse persino gli studenti staranno pensando che, tutto sommato, i banchi di scuola non erano poi così male perché permettevano di stare in contatto con l'altro, di condividere, di essere in relazione col gruppo di pari.
Gli universitari avranno riscoperto la bellezza delle lezioni frontali in cui, nulla togliendo al valore delle lezioni online, lo spazio di apprendimento può essere partecipato con maggiore intensità.
E infine le chiacchiere con gli amici, la possibilità di stare allo stesso tavolo, di abbracciare, baciare, stringere la mano, starsi vicino con naturalezza.
✍ Quella di lavorare per piccoli obiettivi, riprendere in mano vecchi progetti, guardare lontano, riscoprire desideri che, magari, erano rimasti nascosti sullo sfondo
Nelle nostre giornate ci saremo sicuramente lamentati di non avere sufficiente tempo per dedicarci a qualche progetto o qualche hobby.
Ora abbiamo la possibilità di sistemare i vecchi file del pc, le foto delle vacanze, i libri sulla scrivania o gli appunti di lavoro/università, imparare o ripassare una lingua straniera, seguire corsi di formazione a distanza, riprendere in mano uno strumento...
Possiamo fare spazio alle idee e mettere per iscritto progetti che inseguivamo da anni.
Ma anche (metaforicamente o meno) sistemare gli armadi, buttare ciò che non serve più, che non ci va più bene, che ci va stretto, che non ci valorizza.
E poi potremmo riaprire i cassetti e tirare fuori quel vecchio desiderio rimasto lì sotto nascosto sotto i mille alibi della procrastinazione e del tempo che manca.
_________ Photo credit Huxsterized Testo in foto Simone Tempia- Vitaconlloyd _________