Disconnessi per un po'. Quando il down dei social può essere un regalo
Ieri sera c'è stato un down dei social. Alcune ore senza che partissero vocali whatsapp e senza aggiornamenti facebook. Insomma, alcune ore di libertà (vigilata)!
Probabilmente in tanti si potrebbero essere sentiti un po' frustrati e un po' persi esattamente come noi.
Il down dei social può essere un regalo.
Come abbiamo gestito quel tempo?
Abbiamo monitorato il telefono in continuazione o siamo riusciti a posarlo?
Eravamo in ansia o abbiamo (finalmente) alzato lo sguardo?
Siamo riusciti a guardarci negli occhi e parlare con amici, familiari o partner senza prendere in mano il cellulare?
Siamo assuefatti dai nostri telefonini e dai social. È un dato di fatto.
La tecnologia ha migliorato il nostro mondo e le nostre vite ma il suo cattivo uso rischia di fare molti danni.
Ricerche recenti dicono che sblocchiamo i telefoni 80 volte al giorno e tocchiamo lo schermo 2600 volte di cui solo una 20na sono davvero necessarie.
Il problema vero è che non ne siamo coscienti!
Ci sono diversi ordini di problemi:
1. Non ci sentiamo mai completamente liberi di stare disconnessi!
A tutti sarà successo di spegnere internet per un po' e ritrovarsi sommersi da 1000 messaggi in 10 chat diverse; proprio per questo motivo abbiamo imparato a dover tenere tutto sotto controllo, quasi costretti all'immediatezza della risposta.
In alcuni casi, meritevoli di attenzione per il grande disagio psicologico che creano, si parla di fear of missing out, cioè paura di essere tagliati fuori, di perdersi qualche aspetto della vita sociale reale o virtuale; l'ansia di non essere sufficientemente presenti nei "profili" e quindi nella testa degli altri!
Allo stesso modo quando la paura di restare senza connessione o senza cellulare attiva stati ansiosi e intenso disagio può essere presente un vero e proprio disturbo psichico, definito Nomofobia.
In altri casi, sebbene meno problematici dal punto di vista clinico, non possiamo far altro che notare che non ci sentiamo mai completamente liberi di stare disconnessi!
2. Rinforziamo continuamente il nostro comportamento di controllo dello smartphone
I circuiti neuronali che si attivano quando riceviamo un like o un messaggio sono gli stessi che si attivano nella dipendenza da sostanze!
Quando il cellulare suona o vediamo un like o un cuoricino su instagram, il cervello premia con una dose di dopamina che rafforza la motivazione e il comportamento.
La dopamina, infatti, è un neurotrasmettitore che regola il "sistema di ricompense" del cervello, motivando le persone a compiere azioni da cui si pensa si trarrà piacere, come quello che proviamo quando qualcuno ci scrive o mette "mi piace" ad un nostro post.
Semplificando impariamo che messaggio / like= felicità / piacere!
Il problema è che questa connessione crea una vera e propria dipendenza da smartphone.
3. Proviamo sensazioni contrastanti di piacevolezza e vuoto
La sensazione di testa tra le nuvole e completo assorbimento che ci danno i social può farci stare davanti al telefonino per intere mezz'ore o ore senza che ce ne rendiamo completamente conto.
L'aspetto più interessante, però, è che la maggior parte di noi è in grado di riconoscere che si tratta di un tempo vuoto, ben divero da quello che proviamo quando siamo in reale contatto con quello che facciamo o quando siamo con gli altri.
La sensazione di distrazione e di sospensione che proviamo di fronte al cellulare può diventare davvero frustrante perché ci fa sentire di stare perdendo tempo e di stare sprecando le nostre energie.
Come si può allentare la presa dai social e da questa assuefazione da smartphone?
Uno dei rischi di stare sempre connessi è quello di perderci ciò che è reale, di non riuscire a godere appieno di quello che viviamo, di mancare di guardare con i nostri occhi il tramonto che abbiamo davanti, di non essere totalmente presenti.
Una strategia può essere quella di scegliere un momento della giornata in cui non abbiamo bisogno di usare il telefonino e stabilire un tot di minuti (che giorno dopo giorno aumenteremo gradualmente) in cui non prendere in mano il cellulare, non guardarlo né controllarlo.
L'idea è quella di staccare la connessione, godersi il momento presente, concentrarsi sul mondo reale e dimenticarsi per un po' di quello virtuale.
Insomma...guardo negli occhi l'altro, vedo un film senza instagram in primo piano, lascio che i messaggi si accumulino...
Resisto. Osservo senza "schermi". Resto presente.