"Quando gli atleti giocano con libertà..."
"Quando gli atleti giocano con libertà, non pensano, sanno. Non si focalizzano, sentono. Non si sforzano, permettono che accada." (Garret Kramer,2011).
A volte può succedere che la tensione o le aspettative verso una gara portino un atleta a pensare razionalmente alla propria prestazione e quindi concentrarsi molto sui propri gesti tecnici e su ciò che va fatto.
Se essere coscienti può essere utile per gestire adeguatamente la performance, l'eccessiva razionalizzazione può però togliere spontaneità a quel sentire consapevole che guida il corpo ad agire liberamente.
Quindi come fare?
Se si è fatto un buon allenamento, in gara ci si può semplicemente affidare ai propri muscoli e alle proprie sensazioni.
Si può imparare a "sentire" meglio il proprio corpo attraverso tecniche e metodi che facilitano la cosapevolezza corporea e acquietano pensieri e preoccupazioni.
In fondo la gara si crea mentre si fa e, se la mente è sgombra, il corpo saprà cosa fare.
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